Prima tappa: Santa Maria delle Grazie
Da piazza Cadorna passiamo per Santa Maria delle Grazie, famossissima grazie al Cenacolo di Leonardo.
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Santa Maria delle Grazie |
A quest'ora la chiesa non è accessibile per cui mi limito ad entrare nel chiostro piccolo.
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Santa Maria delle Grazie, il chiostro piccolo |
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il chiostro e la fontana |
Di fianco ad essa, su Corso Magenta, c'è Casa Atellani, cortigiani di Ludovico il Moro. Le stanze sono affrescate da Bernardino Luini.
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Casa Atellani, la facciata |
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Casa Atellani, il cortile |
Anche la casa non è accessibile per cui mi accontento della facciata (rifatta dall'architetto Piero Portaluppi nel 1922) e il cortile.
Seconda tappa: Palazzo Litta
Percorrendo Corso Magenta si arriva a Palazzo Litta
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Palazzo Litta, la facciata |
Terza tappa: San Maurizio al Monastero Maggiore
Quasi di fronte a Palazzo Litta si trova la bellissima chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, un tempo sede del più importante monastero femminile della città. La chiesa è interamente decorata con un ciclo di affreschi di scuola leonardesca, e viene indicata coma la "Cappella Sistina" di Milano o della Lombardia.
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San Maurizio al Monastero Maggiore, la facciata |
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il tramezzo che divide la parte pubblica da quella riservata alle monache |
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aula dei fedeli, particolare del tramezzo |
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Cappella di Santa Caterina d'Alessandria |
La chiesa, che comprendeva anche una cripta, oggi inserita
nel percorso di visita del museo archeologico, fu concepita divisa in due
parti, un'aula anteriore, pubblica, dedicata ai fedeli ed un'alula più grande,
posteriore, riservata esclusivamente alle monache del monastero. Le monache non
potevano in alcun modo oltrepassare la parete divisoria; le porte di
comunicazione fra le due aule furono aperte solo successivamente alla
soppressione del convento, nell'Ottocento. Esse potevano assistere allo
svolgersi della funzione, che veniva officiata nell'aula dei fedeli, attraverso
una grande grata posta nell'arcone sopra l'altare. A tale scopo nella chiesa
conventuale il livello del pavimento è più alto di circa mezzo metro rispetto
all'aula pubblica. La grata, che un tempo occupava tutto l'arco al di sopra
dell'altare, fu ristretta alla fine del Cinquecento su ordine dell'arcivescovo Carlo
Borromeo, per rendere più rigido il regime claustrale. Al suo posto fu
collocata la pala d'Altare con L'adorazione dei magi oggi ancora in loco.
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aula delle monache, l'organo |
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aula delle monache, il soffitto affrescato |
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Il Diluvio Universale, particolare: un neonato con la barba ? |
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aula delle monaxhe, il leggio e il coro |
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il matroneo |
L'impresa maggiore fu finanziata dalla potente famiglia dei Bentivoglio,
cui appartenevano Alessandro, governatore di Milano e figlio del Signore di
Bologna Giovanni II Bentivoglio, e della moglie Ippolita Sforza, figlia del
Duca di Milano Ludovico il Moro. Quattro delle loro figlie furono destinate al
convento di san Maurizio, e Alessandra ne fu per sei volte badessa. La
commissione fu affidata all'artista maggiormente apprezzato dall'aristocrazia
milanese del tempo, Bernardino Luini, che raffigurò i membri del casato
Bentivoglio e la badessa Alessandra in vari affreschi a fianco dei santi
patroni del convento.
La torre campanaria ingloba una delle torri delle antiche mura romane.
Quarta tappa: le terme imperiali
In via Brisa si trovano i ruderi delle terme imperiali romane. Esse erano parte del Palazzo Imperiale ed erano le terme private dellimperatore (quelle pubbliche, dette anche terme erculee erano nell'attuale Corsia dei Servi)
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le terme imperiali |
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le terme imperiali |
All'angolo tra via Brisa e via Meravigli si trova la storica Pasticceria Marchesi
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la pasticceria Marchesi |
Quinta tappa: Santa Maria alla Porta
Breve puntata alla chiesa di Santa Maria alla Porta. Purtroppo la chiesa non è accessibile per cui solo uno sguardo alla facciata:
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Santa Maria alla Porta, facciata |
Sesta tappa: Santa Maria della Consolazione
Detta anche Santa
Maria al Castello o Madonna del
Castello per la sua vicinanza al Castello Sforzesco è una piccola chiesa
situata in Largo Cairoli, al termine della via San Giovanni sul Muro e di
fronte al Teatro dal Verme.
Alla fine, rientro in ufficio da Cairoli.
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