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mercoledì 30 luglio 2014

Da piazza Cadorna a Largo Cairoli




Prima tappa: Santa Maria delle Grazie
Da piazza Cadorna passiamo per Santa Maria delle Grazie, famossissima grazie al Cenacolo di Leonardo. 

Santa Maria delle Grazie

A quest'ora la chiesa non è accessibile per cui mi limito ad entrare nel chiostro piccolo.
Santa Maria delle Grazie, il chiostro piccolo

il chiostro e la fontana
 Di fianco ad essa, su Corso Magenta, c'è Casa Atellani, cortigiani di Ludovico il Moro. Le stanze sono affrescate da Bernardino Luini.
Casa Atellani, la facciata


Casa Atellani, il cortile
Anche la casa non è accessibile per cui mi accontento della facciata (rifatta dall'architetto Piero Portaluppi nel 1922) e il cortile.

Seconda tappa: Palazzo Litta 
Percorrendo Corso Magenta si arriva a Palazzo Litta

Palazzo Litta, la facciata

Terza tappa: San Maurizio al Monastero Maggiore
Quasi di fronte a Palazzo Litta si trova la bellissima chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, un tempo sede del più importante monastero femminile della città. La chiesa è interamente decorata con un ciclo di affreschi di scuola leonardesca, e viene indicata coma la "Cappella Sistina" di Milano o della Lombardia.


San Maurizio al Monastero Maggiore, la facciata


il tramezzo che divide la parte pubblica da quella riservata alle monache

aula dei fedeli, particolare del tramezzo

Cappella di Santa Caterina d'Alessandria



La chiesa, che comprendeva anche una cripta, oggi inserita nel percorso di visita del museo archeologico, fu concepita divisa in due parti, un'aula anteriore, pubblica, dedicata ai fedeli ed un'alula più grande, posteriore, riservata esclusivamente alle monache del monastero. Le monache non potevano in alcun modo oltrepassare la parete divisoria; le porte di comunicazione fra le due aule furono aperte solo successivamente alla soppressione del convento, nell'Ottocento. Esse potevano assistere allo svolgersi della funzione, che veniva officiata nell'aula dei fedeli, attraverso una grande grata posta nell'arcone sopra l'altare. A tale scopo nella chiesa conventuale il livello del pavimento è più alto di circa mezzo metro rispetto all'aula pubblica. La grata, che un tempo occupava tutto l'arco al di sopra dell'altare, fu ristretta alla fine del Cinquecento su ordine dell'arcivescovo Carlo Borromeo, per rendere più rigido il regime claustrale. Al suo posto fu collocata la pala d'Altare con L'adorazione dei magi oggi ancora in loco.

aula delle monache, l'organo

aula delle monache, il soffitto affrescato







Il Diluvio Universale, particolare: un neonato con la barba ?





aula delle monaxhe, il leggio e il coro

il matroneo



L'impresa maggiore fu finanziata dalla potente famiglia dei Bentivoglio, cui appartenevano Alessandro, governatore di Milano e figlio del Signore di Bologna Giovanni II Bentivoglio, e della moglie Ippolita Sforza, figlia del Duca di Milano Ludovico il Moro. Quattro delle loro figlie furono destinate al convento di san Maurizio, e Alessandra ne fu per sei volte badessa. La commissione fu affidata all'artista maggiormente apprezzato dall'aristocrazia milanese del tempo, Bernardino Luini, che raffigurò i membri del casato Bentivoglio e la badessa Alessandra in vari affreschi a fianco dei santi patroni del convento.

La torre campanaria ingloba una delle torri delle antiche mura romane.



Quarta tappa: le terme imperiali
In via Brisa si trovano i ruderi delle terme imperiali romane. Esse erano parte del Palazzo Imperiale ed erano le terme private dellimperatore (quelle pubbliche, dette anche terme erculee erano nell'attuale Corsia dei Servi)
le terme imperiali

le terme imperiali

All'angolo tra via Brisa e via Meravigli si trova la storica Pasticceria Marchesi
la pasticceria Marchesi
 
Quinta tappa: Santa Maria alla Porta
Breve puntata alla chiesa di Santa Maria alla Porta. Purtroppo la chiesa non è accessibile per cui solo uno sguardo alla facciata:
Santa Maria alla Porta, facciata



Sesta tappa: Santa Maria della Consolazione 
Detta anche Santa Maria al Castello o Madonna del Castello per la sua vicinanza al Castello Sforzesco è una piccola chiesa situata in Largo Cairoli, al termine della via San Giovanni sul Muro e di fronte al Teatro dal Verme.


 Alla fine, rientro in ufficio da Cairoli.
 

martedì 22 luglio 2014

Da Largo Cairoli a via Montenapoleone


L'itinerario di oggi parte da Largo Cairoli, fermata della M1. Si procede per via Cusani, dove su un palazzo ho trovato questi due bei leoni:
Prima tappa: Piazza del Carmine  
Questa piazza, in piena zona Brera ospita la chiesa omonima: Santa Maria del Carmine. La chiesa fu costruita dai Padri Carmelitani insieme al loro convento. Seguirono crolli e rifacimenti successivi, la chiesa attuale fu terminata sotto la guida dell'architetto Pietro Antonio Solari, lo stesso del Duomo. La facciata in stile noegotico, invece, è opera di Carlo Maciachini, lo stesso del Cimitero Monumentale. Purtroppo a quest'ora la chiesa era chiusa, così l'ho ammirata solo dall'esterno.
Piazza del Carmine, sullo sfondo Santa Maria del Carmine

mosaico sul portale centrale di Santa Maria del Carmine: Madonna in trono fra San Simone Stock e un angelo

il monogramma mariano presente sulla strombatura del portale centrale
Sempre in Piazza del Carmine c'è il monumento "Il grande Toscano" di Igor Mitoraj
Il grande toscano di Igor Mitoraj

Seconda Tappa: Palazzo Cusani  
Percorrendo via Brera si raggiunge Palazzo Cusani. Si tratta di un palazzo seicentesco della famiglia Cusani. Venduto da Luigi Cusani per saldare i debiti di gioco divenne sede del Ministero della Guerra del Regno D'Italia. Attualmente è sede di rappresentanza della NATO a Milano.
Palazzo Cusani, la facciata
Sulla facciata laterale c'è un curioso portone decorato con due bassorilievi: 
armi antiche.....
... e armi moderne













Terza tappa: la Piazzetta di Brera 
Si tratta di una piccola piazzetta di fianco alla Pinacoteca,in questa piazza si trova il monumento a Francesco Hayez (l'autore de "Il bacio")




La piazzetta di Brera

Quarta tappa: la Pinacoteca di Brera 
Per ovvie ragioni di tempo la visita ha riguardato solo il palazzo ed il cortile interno. Il cortile è ricco di monumenti, il più importante, quello a Napoleone, non è visibile perchè attualmente in restauro.
Pinacoteca di Brera


veduta degli scaloni

il cortile interno



la balconata superiore


Quinta tappa: la chiesa di San Marco  
Alla fine di via Brera si arriva alla bellissima chiesa di San Marco.
La facciata, in stile neogotico, è frutto di un restauro del 1871 di Carlo Maciachini che mantenne il portale a tutto sesto in marmo con architrave, una galleria di archetti gotici, il portale e le tre statue soprastanti.

la Madonna col Bambino fra i santi Agostino, Marco ed Ambrogio

statue di santi

il rosone




Purtroppo la chiesa era chiusa (apre soltanto alle 16) e così ho ammirato solo l'esterno. 
Imboccando via Borgonuovo si incrocia Via Fuori Oscuri, dove si trova l'antica farmacia di Brera ove lavorò e fondò la sua industria Carlo Erba:



Sesta tappa: Palazzo Moriggia  
Percorrendo via Borgonuovo si trova Palazzo Moriggia, sede del Museo del Risorgimento. Anche questa visita si è limitata al palazzo e relativo cortile interno. Palazzo Moriggia fu progettato nel 1775 da Giuseppe Piermarini a ridosso del vasto complesso di Brera. Già sede, in epoca napoleonica, del Ministero degli Esteri e, in seguito, del Ministero della Guerra, il palazzo, passato nel 1900 alla famiglia De Marchi, fu donato al Comune di Milano dalla moglie del celebre naturalista Marco De Marchi e in quell'occasione destinato a sede museale.



Settima tappa: via Montenapoleone
In fondo a via Borgonuovo ho trovato un bellissimo palazzo settecentesco di cui non so nè il nome nè la storia:
la facciata
scorcio del cortile interno


il soffitto dell'atrio
un batacchio




























Infine, appena prima di scendere in metropolitana, uno sguardo al monumento dedicato a Sandro Pertini (il monumento che i milanesi hanno soprannominato "la cabina del telefono")