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martedì 5 agosto 2014

Cimitero Monumentale - Parte prima


La gita di oggi conteneva una sola tappa: il Cimitero Monumentale. 
Però è una tappa talmente "corposa" che non è sufficiente una sola uscita per vederlo tutto !!


Il Cimitero Monumentale è il grande cimitero situato vicino al centro di Milano nella piazza omonima. Progettato dall'architetto Carlo Maciachini (1818-1899)secondo uno stile eclettico conciliando richiami bizantini,gotici con una prevalenza del gusto romanico scandita dalla partitura di pietre dal colore alterno quale motivo dominante di questo edificio ottocentesco. Avviato nel 1864 e aperto nel 1866, da allora è stato arricchito da molte sculture italiane sia di genere classico che contemporaneo, come templi greci, elaborati obelischi, e altri lavori originali come una versione ridotta della Colonna di Traiano. Per l'altissimo valore artistico delle sculture, edicole funebri e altre opere presenti al suo interno, viene considerato un vero e proprio "museo all'aperto". Al 1970 risale un ampliamento con intervento "mimetico" in forme neogotiche.




 












Il Famedio (dal latino famae aedes: Tempio della Fama) è l'entrata principale del cimitero monumentale. Consiste in una voluminosa costruzione in stile neo-medievale di marmo e mattoni. Il Famedio venne inizialmente ideato per essere una chiesa, mentre dal 1870 venne utilizzato come luogo di sepoltura degli italiani più onorati, come Alessandro Manzoni e Carlo Cattaneo. Sono rappresentate nel Famedio altre importanti figure legate a Milano che sono sepolte in altri luoghi, come ad esempio Giuseppe Verdi, sepolto nella non lontana casa di riposo per musicisti fondata da lui. Il 2 novembre 2010 il Comune di Milano, con una cerimonia pubblica, ha inaugurato le iscrizioni nel Famedio di alcuni cittadini milanesi celebri, tra cui Raimondo Vianello e Sandra Mondaini entrambi scomparsi nel 2010 e sepolti rispettivamente a Roma e a Lambrate. Nello stesso giorno inoltre sono stati iscritti anche Herbert Kilpin, fondatore dell A.C. Milan, e Giorgio Muggiani, fondatore del F.C. Internazionale Milano.




la tomba di Alessandro Manzoni nel Famedio

la cupola del Famedio









La copia della Colonna di Traiano









Una piramide egizia!




la sfinge

una copia del Partenone

la riproduzione dell'ultima cena



Allego una pianta con le "attrazioni" principali

venerdì 1 agosto 2014

Giardini Indro Montanelli e Parco Villa Reale



Questa volta partenza e arrivo coincidono e sono entrambe a Palestro.

Prima tappa: Giardini Indro Montanelli
I giardini pubblici Indro Montanelli sono un parco di Milano, situato nella zona di Porta Venezia. Sono stati intitolati al giornalista Indro Montanelli nel 2002.

Fu il primo parco milanese espressamente destinato allo svago collettivo. Per oltre due secoli sono stati chiamati "giardini pubblici", "giardini di Porta Venezia" o semplicemente "i giardini", e l'uso è ancora invalso.
 
Palazzo Saporiti
Il palazzo venne commissionato nel 1800 da Gaetano Belloni: un biscazziere arricchitosi grazie all'appalto per la gestione del gioco d'azzardo all'interno del ridotto del Teatro alla Scala. Egli tuttavia, sommerso di debiti a causa della proibizione del gioco d'azzardo una volta terminata la dominazione napoleonica, fu costretto a vendere la dimora ai marchesi Rocca-Saporiti di Genova.

Il progetto, ultimato nel 1812, porta la firma di Innocenzo Giusti: in realtà fu realizzato da Giovanni Perego, famoso scenografo della Scala, che non essendo architetto di professione non poté apporre la propria firma. Attualmente il palazzo ospita la sede di una banca svizzera.

Il museo di Storia Naturale
Nel 1838 il Comune di Milano accolse la donazione del museo naturalistico privato del collezionista milanese Giuseppe De Cristoforis e del botanico di origine ungherese Giorgio Jan, costituito nel 1832 quale proprietà indivisa, nominando primo direttore del nuovo Museo civico di Storia Naturale lo stesso Jan, al quale veniva accordato un vitalizio annuo.


Il Museo di Storia Naturale ha sede in un palazzo edificato tra il 1892 e il 1907, su progetto dell’architetto Giovanni Ceruti (1842-1907), all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia, dove già risiedeva dal 1863 nella residenza settecentesca di Palazzo Dugnani, dopo aver soggiornato per lunghi anni nell’ex convento di via Santa Marta.

Nel 1943 l’incendio causato da un bombardamento aereo anglo-americano devastò il palazzo e distrusse buona parte delle collezioni. L’ingente lascito in denaro del medico milanese Vittorio Ronchetti permise la ricostruzione del Museo, riaperto al pubblicò nel 1952, e la pianificazione di un programma di nuove acquisizioni al fine di ricostituire il patrimonio museale.

Antonio Stoppani (Lecco, 15 agosto 1824 – Milano, 1º gennaio 1891) è stato un geologo, paleontologo e patriota italiano.

Antonio Stoppani è concordemente considerato il padre della geologia italiana, sia per la rilevanza dei suoi studi che per l'impegno profuso nella didattica e divulgazione scientifica.
Quest'ultimo aspetto è ben evidenziato nella sua più famosa opera: Il Bel Paese (1876), il cui titolo completo, nello stile dei testi didattici dell'epoca è: Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d' Italia.
Una curiosità: il nome del formaggio Bel Paese della Galbani è un omaggio a Stoppani.


Il Civico Planetario Ulrico Hoepli
Il Planetario di Milano è un edificio didattico-museale dotato di cupola, all'interno del quale un planetario proietta l'immagine degli astri e i loro movimenti nella volta celeste. Situato nei giardini di Porta Venezia di Milano, venne inaugurato il 20 maggio 1930 su progetto dell'architetto Piero Portaluppi, che lo realizzò su commissione dell'editore svizzero Ulrico Hoepli che lo donò alla città.

 

La Torre Rasini
Il Palazzo e la Torre Rasini sono due edifici di Milano, adibiti ad appartamenti di lusso. Sono posti all'angolo fra corso Venezia e i bastioni di Porta Venezia, e costituiscono le due parti di un unico progetto edilizio.
Il complesso, sito su un'area di prestigio precedentemente occupata da vecchi edifici, fu costruito dal 1933 al 1934 su progetto di Emilio Lancia e Gio Ponti, nello stile architettonico detto "Novecento".

Questa torre, e in particolare la parte rivolta verso il parco è servita d'ispirazione per il Bosco Verticale di Boeri. 
Il laghetto


Il Monte Merlo



Sul Monte Merlo, in un edificio in stile eclettico si trovava il "padiglione del caffè", diventato una scuola materna dopo il restauro del 1920.




Il Palazzo dell'Agenzia del Territorio
Situato appena fuori del Parco
Palazzo dell'Agenzia del Territorio, facciata

Palazzo Dugnani
Il Palazzo Dugnani è uno storico palazzo di Milano risalente al XVII secolo e poi restaurato durante il secolo successivo in stile rococò.

Sul lato corte di palazzo Dugnani vi è una grande vasca con fontana.



Il Centro Svizzero
Andando verso il monumento ad Indro Montanelli si trovano altre bellezze da ammirare
la torre del Centro Svizzero


Il Centro Svizzero è un complesso direzionale di Milano, sito in piazza Cavour. Conosciuto in particolare per la sua torre (80 metri) - la seconda a Milano dopo la Torre Snia Viscosa di piazza San Babila (1937) - è stato il grattacielo più alto della città dal 1952 (anno della sua inaugurazione) al 1954 circa, quando venne superato dalla Torre Breda di piazza della Repubblica.

Don Chisciotte
Il monumento a Indro Montanelli
E infine ecco il monumento a Indro Montanelli, realizzato da Vito Tongiani


Ogni mattina Indro Montanelli, recandosi al Giornale che aveva fondato e che dirigeva, era solito sostare per qualche attimo su una panchina dei giardini, vicino all'ingresso di piazza Cavour, dove si trova il Palazzo dei Giornali, allora sede del quotidiano. Fu lì, all'angolo fra via Manin e piazza Cavour, che la mattina del 2 giugno 1977 Montanelli fu "gambizzato" dalle Brigate Rosse ed è vicino al luogo dell'attentato che sorge la statua in sua memoria.

La Villa Reale, sede della Galleria d'Arte Contemporanea.


La Villa è uno dei capolavori del Neoclassicismo di Milano. È stata realizzata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso. Infatti, la villa è anche celebre come Villa Belgiojoso. È stata progettata con eleganza e funzionalità dall'architetto austriaco Leopoldo Pollack, collaboratore del massimo rappresentante del Neoclassicismo lombardo, Giuseppe Piermarini.
Alla morte del conte la grande villa venne acquistata dal governo della Repubblica Cisalpina per trasformarla nella residenza milanese di Napoleone Bonaparte, che stava per divenire presidente della nuova Repubblica Italiana, di cui Milano sarebbe stata la capitale.
Fu trasformata nel 1921 in sede delle raccolte milanesi d’arte moderna.

la lapide in ricordo della strage del 1993

 Seconda tappa: i Giardini di Villa Reale

Villa Reale, la facciata sui giardini









Poco prima di rientrare in metropolitana ho visto questa bella fontana in un cortile di via Palestro: