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mercoledì 9 agosto 2017

Chiesa di San Francesco d'Assisi al Fopponino



La chiesa di San Francesco d'Assisi al Fopponino è una chiesa parrocchiale moderna che si trova in via Paolo Giovio a Milano. 



Essa sorge nell'area precedentemente occupata dal Fopponino di Porta Vercellina, cimitero aperto nel 1576 durante la peste di San Carlo e soppresso nel 1895.

La vecchia chiesa dei Santi Giovanni e Carlo o Giovannino alla Paglia non era più sufficiente per servire gli abitanti della zona, per questo motivo, nel 1959 venne commissionata la costruzione di una nuova chiesa. Il primo progetto fu di Giovanni Muzio ma non ebbe seguito.
Nel 1961 il progetto viene affidato a Giò Ponti, già autore del Grattacielo Pirelli (1960). 

Lìedificio ha pianta esagonale asimmentrica. La facciata della chiesa con gli edifici parrocchiali attigui, anch'essi progettati da Giò Ponti, formano una sorta di palcoscenico su via Giovio.




Si aprono in facciata numerose aperutre o finestre a forma di diamente, tipica firma dell'architetto. 
Attraverso le aperture in facciata è possibile vedere il cielo: da una parte questo conferisce leggerezza alla struttura, ma richiama anche una caratteristica tipica delle abbazie lombarde (ad esempio Morimondo o Viboldone).


Esagonali sono anche le tre aperture centrali che danno accesso all'interno. All'interno, Gò Ponti realizza anche le stazioni della Via Crucis e ricorre ad una soluzioone semplice e originale: invece di una raffigurazione, mette il numero e la descrizione della stazione stessa. 

 

Nel progetto originale le vetrate sono semplici esagoni con vetro bianco trasparente, successivamente, negli anni '70 il pittore Cristoforo De Amicis realizza le splendide vetrate decorate.



L'opera più importante è la pala d'altrare realizzata da Francesco Tabusso, dal titolo "Il Cantico delle Creature". Anch'essa richiama la forma esagonale, con i suoi 12x8 metri è la più grande pala d'altare del ‘90. 


San Giovannino alla Paglia
La vecchia chiesa dei Santi Giovanni e Carlo esiste ancora. La prima notizia di questa chiesa risale al 1630 in un documento  datato 29 agosto: il periodo in cui maggiormente la peste si abbatteva sulla città. 

Si tratta di un rogito redatto dal notaio Quarterio costituito da un lascito da parte di Giovanni Andrea   Crivelli fu Baldassare, abitante nella parrocchia di San Martino al Corpo (corrispondente all’attuale  S.Vittore al Corpo). Questi destinava  una somma di denaro per dare avvio alle opere di edificazione di una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista. Nello  stesso  testamento,  il Crivelli,  si  augurava  che gli abitanti della località seguissero il suo esempio concorrendo alle spese di completamento della chiesa. 






Il Fopponino di Porta Vercellina


Il fopponino di Porta Vercellina, poi foppone di San Giovannino alla Paglia e infine cimitero di Porta Magenta, era un cimitero situato, allora extra moenia, a Milano con l'entrata principale sul piazzale Aquileia. Era uno dei cinque cimiteri cittadini collocati fuori dalle porte di Milano e soppressi negli anni successivi alle aperture del Monumentale e di Musocco.







Costruito in piena epoca spagnola nel Ducato di Milano durante la terribile peste di San Carlo nel 1576 per accogliervi le sepolture dei primi appestati, fu chiuso alle nuove sepolture nel 1885 sotto la nuova amministrazione unitaria italiana e le ossa presenti traslate nel 1912 presso il Cimitero Maggiore. Deve il suo nome al sostantivo milanese "foppa" (buco, fossa e quindi per estensione cimitero) e alla sua posizione nel quartiere di Porta Vercellina, appena fuori dalle mura spagnole.


È circa del 1640 la cappellina dei Morti che è ancora oggi ben visibile sull'angolo fra il piazzale Aquileia ed il viale San Michele del Carso:  decorata da tre teschi (di cui uno andato perso) e provvista, oltre la grata che la chiude, di un piccolo ossario a terra contenente alcuni teschi appartenuti ai defunti della peste; sulla facciata campeggia, ancora ben leggibile, il memento mori che da quelle medesime ossa viene rivolto ai passanti a ricordare il destino che tutti ci accomuna:

« CIO CHE SARETE VOI NOI SIAMO ADESSO

CHI SI SCORDA DI NOI SCORDA SE STESSO »
 

 









mercoledì 3 settembre 2014

Da Porta Garibaldi a Centrale: il nuovo skyline di Milano





Finita la pausa estiva riprendono le passeggiate in pausa pranzo. L'itinerario di oggi è relativo alla "Milano del 2000" con alcuni dei nuovi grattacieli che popolano lo skyline milanese.

Prima tappa: Piazza Gae Aulenti


Piazza Gae Aulenti è una piazza circolare di 100 metri di diametro situata a Milano. Rialzata di 6 metri rispetto al livello della strada, è stata progettata dall'architetto argentino Cesar Pelli a completamento delle omonime torri. L'8 dicembre 2012 la piazza è stata inaugurata e dedicata all'architetto e designer Gae Aulenti.

Palazzo Unicredi


La Torre Unicredit, con i suoi 231 metri di altezza, è il grattacielo più alto d'Italia. È collocato nel progetto Porta Nuova, a ridosso di corso Como e della stazione Garibaldi, all'interno del Centro direzionale di Milano.




La guglia, o spire, sopra la torre A, elemento caratterizzante dell'intero progetto, ha una forma a spirale che tende ad assottigliarsi verso l'alto. È una citazione della guglia maggiore del duomo di Milano. La sua presenza in posizione eccentrica rispetto al baricentro dell'edificio ha comportato notevoli studi di staticità sull'impatto del vento e degli agenti atmosferici. È di acciaio traforato in modo da non permettere la formazione di ghiaccio.


E’ stata posata a settembre 2011, è alta 85 metri ed è interamente rivestita di led che possono assumere diversi colori a seconda della ricorrenza (una delle combinazioni è il tricolore italiano).



Dalla piazza si può godere di un ottimo panorama dello skyline di Milano; sullo sfondo, sono visibili il palazzo della regione Lombardia, la Torre Diamante, il Grattacielo Pirelli e tutti i nuovi palazzi del Progetto Porta Nuova.
La Torre Solaria (con i suoi 143 metri è l'edificio residenziale più alto di Milano e d'Italia) e la Torre Diamante.


La Torre Diamante (detta anche Diamantone o Diamond Tower) è un grattacielo alto 140 metri e ciò lo rende il quarto grattacielo più alto di Milano e il quinto più alto d’Italia. La torre ha una forma sfaccettata che ricorda quella di un diamante (da cui deriva, appunto, il nome), ed è correlata da una serie di corpi bassi, chiamati Diamantini che si pongono come elemento di continuità del grattacielo stesso. Questi ultimi edifici, come la torre, saranno adibiti a uffici. È, inoltre, l'edificio in acciaio più alto d'Italia


Seconda tappa: il Bosco Verticale

Bosco verticale è il nome di due torri residenziali di 111 metri e 78 metri disegnate da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) facenti parte del Progetto Porta Nuova inserito nel centro Direzionale di Milano. La peculiarità di queste costruzioni è la presenza rispettivamente di oltre 900 specie arboree (550 alberi nella prima torre e 350 nella seconda, circa) sugli 8 900 m² di terrazze. La struttura è stata completata nel primo quadrimestre 2012.



il riflesso delle torri Solaria e Diamante
proseguendo verso la terza tappa è possibile ammirare una rivisitazione in chiave "graffitara" del celeberrimo "Giuditta e Oloferne" di Caravaggio:
Ecco l'originale:


Terza tappa: Palazzo Lombardia


Palazzo Lombardia è un complesso unitario di edifici, tra cui un grattacielo alto 161,3 metri. Vi ha sede la Giunta regionale della Lombardia con la presidenza e la totalità degli assessorati (direzioni generali). Il complesso si sviluppa nella piazza Città di Lombardia, adiacente a via Melchiorre Gioia, a Milano. Attualmente è l'edificio col tetto più alto d'Italia.



Il complesso è risultato vincitore di un concorso internazionale indetto dalla Regione Lombardia: vennero presentati ben 98 progetti, ridotti a 10 dopo una prima selezione. Ad aggiudicarsi la gara è stato il gruppo composto da Pei Cobb Freed & Partners di New York nonché Caputo Partnership e Sistema Duemila, entrambi di Milano.
Questa sede è composta da una torre di 161 metri in calcestruzzo armato, acciaio e vetro, circondata da un sistema complesso di edifici curvilinei, alti dai sette ai nove piani, in cui sono concentrate le funzioni culturali, di intrattenimento e servizio, collegati da una piazza di forma ovoidale con una copertura in materiale plastico. Tale piazza è stata denominata "Piazza Città di Lombardia" ed è la piazza coperta più grande d'Europa. 




 

Davanti al complesso ci sono tutte le pietre che compongonoe montagne della Lombardia: non poteva mancare la Valmalenco....




Domenica 31 gennaio 2010, al 39º piano del grattacielo, la Madonnina copia di quella posta sul Duomo di Milano venne benedetta dal cardinale Dionigi Tettamanzi. La tradizione infatti ne vuole una sul punto più alto della città. Quella di Palazzo Lombardia segue l'originale e le copie poste su Torre Breda e Grattacielo Pirelli.


Il Palazzo Unicredit e la Torre Diamante viste da Palazzo Lombardia.





Terza tappa: la Torre Galfa

La Torre Galfa è un grattacielo di Milano, progettato dall'architetto Melchiorre Bega nel 1956 e terminato nel 1959.


L'edificio, situato all'incrocio tra via Galvani e via Fara (da qui il nome Galvani + Fara = Galfa), ha un'altezza di 109 metri per 31 piani, ai quali sono da aggiungere 2 piani sotterranei.

Quarta tappa: il Pirellone


Il Grattacielo Pirelli o Palazzo Pirelli, chiamato comunemente Pirellone, è l'edificio di Milano dove ha sede il Consiglio regionale della Lombardia. Si innalza all'angolo sud-ovest di piazza Duca d'Aosta, dove si trova anche la stazione Centrale. Ha detenuto il record di edificio più alto dell'Unione Europea dal 1958 al 1966, anno di costruzione della South Tower di Bruxelles.


Fu costruito tra il 1956 e il 1961 su progetto di Gio Ponti, Giuseppe Valtolina, Pier Luigi Nervi, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Giuseppe Rinardi e Egidio Dell'Orto.

È un'opera architettonica importante, propria del razionalismo italiano; con i suoi 127 metri di altezza, distribuiti su 31 piani (altri 2 piani sono sotterranei) è uno degli edifici in calcestruzzo armato più alti al mondo.




La tradizione vuole che nessun edificio a Milano possa essere più alto della Madonnina del Duomo, tradizione che divenne negli anni trenta anche legge comunale, salvo deroghe. Quando fu realizzato l'edificio e quindi violata la tradizione, si decise di porvi in sommità, in segno di rispetto, una piccola replica della statua che sovrasta i marmi di Candoglia del Duomo.

Quinta tappa: la Stazione Centrale

La stazione di Milano Centrale è la principale stazione ferroviaria del capoluogo lombardo, la seconda d'Italia per flusso di passeggeri dopo Roma Termini e prima di Torino Porta Nuova, nonché una delle principali stazioni ferroviarie d'Europa. Fu inaugurata nel 1931 per sostituire la vecchia stazione centrale che sorgeva in piazza della Repubblica, divenuta insufficiente a causa dell'aumento del traffico ferroviario. Il progetto è dell’architetto Ulisse Stacchini. I lavori, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, cominciarono nel 1925 e terminarono nel 1931.

Bellerofonte e Pegaso
In facciata alla Stazione ci sono queste statue che rappresentano Bellerofonte e Pegaso. La mitologia greca racconta che Bellerofonte domò Pegaso e col suo aiuto sconfisse il mostro Chimera. Amche nella Stazione c'è la Chimera che si nasconde: anzi ce ne sono due e si trovano in fondo ai binari 1 e 21. 


Mussolini desiderava inaugurarla di persona, ma quando il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, decise di non partecipare all'evento per protesta contro le persecuzioni fasciste nei confronti dell'Azione Cattolica e di farsi rappresentare dal suo vicario, decise di delegare il ministro delle Comunicazioni.

Alla fine rientro in ufficio con la M3.